Vincenzo Monfregola

E’ un noto poeta napoletano con varie sillogi alle spalle e numerosi riconoscimenti nazionali Monfregola non è l’eccezione, ma la conferma che in un quartiere come Scampia la cultura può cambiare il destino di un uomo e di una città.

Si può fare ancora tanto e si può riscattare l’umanità di un deserto inumano dalle cui vele non si prospettano nuovi orizzonti ma solo naufragi.

Nelle navi di cemento e amianto, può dirsi un esperimento letterario valido e consigliabile a terzi che permette di denudare pregiudizi stantii, fatti di luoghi comuni e ignoranza generalizzata attorno alla questione sociale della realtà di Scampia.

Realtà quasi sempre presentata come nefanda e sommersa, dominata dal malaffare e dalla corruzione, terra di nessuno e spazio dove non vigono le leggi della civiltà, dello Stato.

Con questo non si intende alludere al fatto che Scampia non sia ciò, essendo questo un quartiere nel quale si concentra uno dei principali centri di smistamento e vendita di droga, dello spaccio e di affari loschi, terra abitata da personaggi pericolosi e senza scrupoli che si sono auto eretti a capi di zona, a boss incontrollati, liberi di spadroneggiare sotto la luce del sole perché, appunto, terra di risulta dalla civiltà.

Un libro che, con semplicità di narrazione ed efficace volontà di denuncia, narra una parte della realtà, per nulla nota e tralasciata, quella del Bene che, in un mondo popolato in via prevalente dal Male, è però a suo modo presente.

Segno di un seme buono che nel campo arido, bruciato e contaminato, seppur con lentezza o stento, riesce a radicare e a divenire solida pianta.

La definizione identitaria e abitativa con Scampia come narra l’autore nel suo grande capolavoro era anche portatore di spregevoli disuguaglianze in sede scolastica dove i bambini delle altre zone di Napoli erano meglio considerati rispetto agli abitanti del precario quartiere che erano “macchiati dal peccato originale della mancata appartenenza alla Napoli bene”. Inferiorità ed emarginazione che i ragazzi subiscono in maniera anco più grave e lamentevole al di fuori dello spazio dal quale provengono dove in nessun modo hanno diritto a partecipare alla vita attiva e collettiva, se non allineandosi alle schiere del malaffare.

Monfregola che in una delle note “Vele” ha vissuto l’infanzia e l’adolescenza non dice che quel mondo che così conosciamo non esista, ma ci aiuta a capire che non è solo ciò che ci viene mostrato, semplicisticamente o per comodo.

Le poesie si trovano disposte nel volume inframmezzate da brani narrativi scritti come in forma diaristica nei quali l’autore, rievocando episodi di tanti anni fa, ci informa sulla sua infanzia e adolescenza, del suo rapporto con i genitori e del loro impegno e capacità nel “colorare il mondo di fuori” quando esso era monocromatico, grigio, spersonalizzante e di cemento.

Brani che ci narrano non tanto delle difficoltà oggettive di vivere quegli spazi ma di cosa, a livello psicologico, il contesto, le variabili ambientali e sociali hanno significato nello sviluppo del ragazzo fino all’età adulta.

Il tema dell’infanzia è rilevante non solo in questo libro, ma in maniera più generale e ampia nell’esperienza umana dell’autore.

Il libro, come già osservato, riporta l’autore a ripensare i momenti di quando era giovanissimo e questo fatto nelle condizioni di cui si è detto lo ha portato nel tempo a maturare l’esigenza di impegnarsi materialmente in loco per favorire momenti di incontro, socializzazione, condivisione con bambini per eludere la minaccia che finissero in strada.

Per tali ragioni nel 2014 è entrato a far parte della Associazione CentroInsieme Onlus – Progetto Vela: Rendere Consapevoli – dove ha subito assunto la presidenza.

Un ente associativo che come scrive cerca di evitare il fenomeno della dispersione scolastica per i minori che hanno dai sei ai dodici anni di età e che, quindi, frequentano la scuola dell’obbligo” e che in questi anni molto si è impegnato e continua a farlo strenuamente con iniziative volte a consapevolizzare in merito alle possibilità tangibili che esistono per condurre una vita al pari con gli altri.